Emilio Solfrizzi

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La Gazzetta del Mezzogiorno – 24 febbraio

Un fratello nella tempesta

OSVALDO SCORRANO

Verrà presentato in anteprima nazionale in collaborazione con la “Gazzetta”, giovedì 26 febbraio alle 21 al cinema Odeon di Bari, “Agata e la tempesta”, il nuovo film di Silvio Soldini. A partire dalle 18 di oggi, presentando il tagliando pubblicato in questa pagina, sarà possibile ritirare un biglietto gratuito per la proiezione di giovedì. L’iniziativa è valida sino a esaurimento dei posti disponibili.

Dopo la parentesi drammatica coincisa con il denso Brucio nel vento, Silvio Soldini torna alla commedia con Agata e la tempesta, nelle sale dal 27 febbraio, con un’anteprima al cinema Odeon di Bari il 26 alla presenza dello stesso regista e degli attori protagonisti: Licia Maglietta, il barese Emilio Solfrizzi, Giuseppe Battiston, Marina Massironi e Claudio Santamaria.

Figura centrale del film, scritto dallo stesso Soldini con Francesco Piccolo e la barese Doriana Leondeff, è la libraria Agata, “una donna che ha in mano la propria vita, che ha lottato per questo, che si è lasciata trasportare dai suoi desideri”, secondo la descrizione del regista.

Agata (Licia Maglietta), che è capace anche di fulminare le lampadine e mandare in tilt i computer al benché minimo contatto, un giorno scopre che suo fratello non è suo fratello e Gustavo (Emilio Solfrizzi) non resiste all’idea di aver perso la sorella. Scoprire di essere un altro gli provoca uno sfasamento che lo spinge a un’affannosa ricerca di sé e delle sue radici, che lo porta da Genova, dove esercitava la professione di architetto, a un paese della bassa padana, Cicognara, dove vive il fratello (ritrovato) Romeo (Giuseppe Battiston), commerciante di vestiti. Rimescolati gli affetti familiari, fatte le proprie scelte, la vita cambia per tutti, con i destini di ognuno che s’intrecciano per disegnare un altro domani.

“È un film nato attorno ad un mio sguardo – dice Silvio Soldini – che è poi lo sguardo di Agata sulle cose e sul mondo. Io, Doriana Leondeff e Francesco Piccolo siamo partiti da questa donna che fa esplodere le lampadine con la sua energia e attorno le abbiamo costruito due personaggi, Gustavo e Romeo, con la voglia di un’identità e le loro contraddizioni. Siamo partiti da un’idea e questa man mano s’è modificata e il tema, o i temi, come in questo caso, si sono delineati e hanno trovato il loro spazio strada facendo. Più di ogni altro film, Agata e la tempesta è nato da una serie di riflessioni, suggestioni, emozioni che lentamente sono diventate racconto”. Nella sua struttura, il film sembra richiamare Pane e tulipani, il più grande successo di Soldini, soprattutto per quella voglia che il film ha di guardare verso il futuro. “È un mio modo di vedere le cose – spiega il regista – ma io faccio i film che vorrei vedere da spettatore”. E non ci sta Soldini a parlare di differenza di stile nel passaggio da film drammatici come Le acrobate, girato a Taranto, e Brucio col vento a commedia come quest’ultimo. “Credo di avere un unico stile di regia – dichiara – che applico sia a film drammatici che alle commedie, a secondo di quello che voglio raccontare”.

Girato tra Genova e la pianura padana nei pressi di Ravenna, Agata e la tempesta è un film che vive, oltre che sulle emozioni e le suggestioni, sui colori di queste due differenti realtà geografiche. “La Romagna è un luogo pittorico – dice Soldini – e Genova è una città che possiede, oltre alla bellezza, un’uscita verso il mare, un azzurro di fondo, con dei colori che diventano protagonisti come i personaggi”. E a proposito di Genova, Emilio Sofrizzi dice: “Non mi sono sentito affatto a disagio girare tra i suoi caruggi e il suo centro storico, perché mi sembrava di essere a Bari. In fondo, tutte le città di mare si somigliano, vivono di un fascino particolare che le accomuna”. Con alle spalle il recente successo personale ottenuto con la Luisa Sanfelice televisiva dei fratelli Taviani, l’attore barese dice che l’incontro con Soldini è stato quanto mai proficuo e stimolante. “Lui è come un semaforo – dice con sorriso – che ti avverte del pericolo e ci suggerisce la strada giusta da intraprendere. Soldini per me è stato un vero punto d’arrivo”.

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